martedì 19 giugno 2018

Alcool e Sessualità


L'alcool è una sostanza che si è conquistata nel tempo la fama di afrodisiaco.

In realtà i suoi effetti sulle strutture cerebrali sono soprattutto di tipo inibitorio, ovvero ne rallentano le reazioni.

L'effetto deprimente a livello neurologico è di tipo progressivo e proporzionale alle concentrazioni che raggiunge nel sangue.

A basse dosi, un bicchiere di vino o una lattina di birra per intenderci, l'alcool inibisce i centri del cervello che governano la paura con una conseguente riduzione dello stato d'ansia. Tale effetto provoca spesso un temporaneo incremento della libido (desiderio sessuale) in persone solitamente inibite.

Con l'aumento della concentrazione di alcool nel sangue, però, l'effetto inibitorio si estende e deprime rapidamente il comportamento del soggetto in generale, reazione sessuale inclusa.

Ciò che accade, in pratica, è che l'alcool è sì in grado di facilitare l'espressione del desiderio sessuale, ma nello stesso tempo può interferire con la risposta sessuale stessa, compromettendo le funzioni che le sono proprie e generando una più o meno temporanea impotenza.

Quanto finora detto fa riferimento ad assunzioni occasionali o in quantità medio-bassa di alcolici, mentre il consumo abitudinario in alte dosi compromette in grado severo tutto il circuito della sessualità della persona, provocando danni talvolta irreversibili.

Nella nostra cultura, spesso si associa l'uso di alcol e la capacità di "reggerne" forti quantitativi (tolleranza) ad una immagine di virilità.

Nella realtà, invece, i maschi che usano alcool in dosi elevate possono andare incontro a problemi di sterilità, impotenza e perdita dei caratteri sessuali maschili secondari (peli, tessuto muscolare) con comparsa invece di quelli femminili (ginecomastia, ossia aumento delle mammelle nel maschio). Nelle donne invece possono verificarsi sterilità e problemi mestruali.

Dato che l'abuso di alcool è purtroppo largamente diffuso e che tale abitudine porta spesso ad assumere comportamenti sessuali non sempre sicuri, si rende necessario intervenire per aiutare chi ha un problema con l'alcool affinchè non corra rischi per la sua e l'altrui salute.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.alcolismo.com 


sabato 16 giugno 2018

Cannabis e "Nuovi" Derivati: la Moda del Momento


La cannabis è la sostanza psicoattiva più diffusa, sia tra la popolazione adulta che tra i giovanissimi. Tantissime persone, infatti, ne hanno sperimentato gli effetti almeno una volta nel corso della propria vita.

Ad analizzare l’andamento di questa tendenza è la Relazione 2017 del Parlamento sulle stato delle tossicodipendenze in Italia.

La Relazione, inoltre, ha registrato un aumento nell'uso di prodotti derivati della cannabis, facilmente reperibili online, che provocano numerosi effetti negativi.

I cannabinoidi sintetici, conosciuti genericamente come “Spice”, rappresentano il più largo gruppo di sostanze monitorate in Europa dai sistemi di allerta nazionale.

Questi prodotti, totalmente chimici, che si presentano come misture di erbe e che pur non contenendo cannabis ne riproducono gli effetti, rappresentano una nuova frontiera per il mercato delle sostanze illecite.

Una sfida altrettanto impegnativa per le politiche nazionali consiste nell’individuare le sostanze psicoattive che imitano gli effetti delle sostanze illegali, le cosiddette Nps (New Psychoactive Substances), responsabili di gravissimi danni alla salute che, in molti casi, hanno conseguenze irreversibili.

Purtroppo, la grande varietà di cannabinoidi sintetici e le differenti composizioni chimiche rendono queste sostanze molto pericolose e difficilmente identificabili, ragion per cui bisogna far desistere chiunque dal farne uso, ma è altresì importante aiutare tutti coloro che sono già caduti nella trappola della tossicodipendenza.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.narconon.net 




La Cocaina e l'Amore


Si parla molto dei danni, fisici e mentali, della cocaina, dei quali ormai si sa pressochè tutto.

Ma, invece, quali sono gli effetti della cocaina sulle relazioni emozionali e sull'amore?

La risposta è una e semplice: la cocaina distrugge il rapporto esclusivo nella coppia.
Quando siamo innamorati, infatti, amiamo un individuo unico e inconfondibile, non paragonabile, non sostituibile, non rimpiazzabile da nessun altro.

Ebbene la cocaina, ha come effetto quello di annullare l'esperienza amorosa.

Sotto la sua azione la persona smette di desiderare solo il suo amato, non desidera partecipare della sua vita, dei suoi sentimenti, renderlo felice, non prova più il languore, il batticuore, la gioia dell'intimità.

Assorbita totalmente in sè stessa e nel suo piacere, la persona che usa cocaina è indifferente nei confronti di ciò che provano gli altri.

Anche se è innamorata non soffre per la mancanza del suo amore, né riesce a rendersi conto del dolore che le provoca.

La cocaina induce la persona a cercare emozioni forti, anche in ambito sessuale, a tal punto da ricercarle in rapporti promiscui e occasionali, senza preoccuparsi minimamente delle possibili conseguenze a cui va incontro.

In altre parole, la cocaina modifica i rapporti fra uomini e donne, alterando proprio il concetto di innamoramento che svanisce rapidamente e si trasforma in qualcosa privo di significato.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionecocaina.com 


martedì 12 giugno 2018

Abbuffata Alcolica: Cos'è e Cosa Provoca


Giovani e alcool, la stragrande maggioranza pratica le 'abbuffate' alcooliche
L'abbuffata alcolica, denominata fino a qualche tempo fa "Binge Drinking", recentemente è stata più propriamente ribattezzata "Heavy Episodic Drinking" (HED), ovvero l'abuso episodico di alcolici.

Con questo termine si identifica un'abitudine molto diffusa, ovvero l'assunzione di grandi quantità di alcool in un breve lasso di tempo.

L'abbuffata alcolica è molto comune soprattutto nella fascia di età di passaggio alla maturità e questo è anche uno dei motivi che la rende pericolosa perchè le abitudini contratte in questa fase della vita, possono trasformarsi in modalità di consumo croniche e portare all'insorgere di un vero e proprio problema di alcolismo.

Giovani e alcool, la stragrande maggioranza pratica le 'abbuffate' alcooliche
La relativa saltuarietà del comportamento legato alle abbuffate alcoliche, inoltre, è un aspetto che può aumentarne la pericolosità perché, dato l'uso non quotidiano ma eccessivo di alcool, tante persone (soprattutto i giovani) tendono ad autogiustificare il proprio atteggiamento, considerandolo di poca rilevanza.

Tendenzialmente, questi episodi si concentrano nei fine settimana e nei contesti di svago (discoteche, feste, pub e simili), ma benché non sia un consumo regolare può comunque diventare cronico col tempo.

Giovani e alcool, la stragrande maggioranza pratica le 'abbuffate' alcoolicheAnche senza degenerare in alcolismo vero e proprio, abbuffate alcoliche ripetute possono avere comunque gravi conseguenze, fisiche, psicologiche e sociali, senza contare che l'abuso di alcool è, purtroppo, responsabile di numerosi incidenti stradali anche molto gravi.

Lo stato di alterazione provocato da tale abitudine può causare difficoltà nel gestire gli impulsi, può generare ansia, può scatenare una tendenza alla depressione e all'aggressività, senza tenere conto delle conseguenze a cui si può andare incontro quando si è sotto gli effetti dell'alcool.

Per questi motivi è necessario mettere in atto un'adeguata opera di informazione e prevenzione sui rischi legati all'abuso di alcool, ma è altresì importante aiutare subito tutti coloro che sono già caduti nella trappola dell'alcolismo.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.alcolismo.com




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sabato 9 giugno 2018

Droga: Smettere da Soli è Possibile?


Una persona che ha un problema di tossicodipendenza vive in funzione di una droga che, oltre a causarle gravi danni alla salute, la condanna ad assistere al costante degrado di tutto ciò che fa parte della sua esistenza.

Nonostante questo, spesso chi fa uso di droga ritiene di non avere bisogno di alcun aiuto e di essere perfettamente in grado di badare a sè stesso.

In molti, infatti, provano a smettere di usare droga da soli, perchè non riconoscono la reale entità del proprio problema.

Un approccio del genere, però, non tiene conto del fatto che un problema di tossicodipendenza non è strettamente legato all'uso di una certa sostanza stupefacente, perchè ci sono dei disagi che non si possono risolvere con la sola forza di volontà.

Il rischio a cui va incontro chi tenta di uscire dalla tossicodipendenza facendo affidamento esclusivamente alle proprie forze, è quello di incorrere in una ricaduta che, oltre a mandare all'aria gli sforzi fatti per tenersi alla larga dalla droga, porta una persona a cominciare a credere che non ci sia una soluzione alla sua condizione.

Un senso di fallimento del genere, in molti casi, spinge chi fa uso di droga ad abbandonare ogni proposito di risolvere il suo problema e la fa precipitare in un baratro veramente oscuro.

Per smettere di usare droga, infatti, è necessario superare non solo il desiderio di assumere una certa sostanza stupefacente, ma bisogna anche aiutare la persona ad individuare e risolvere i motivi che l'hanno indotta a farne uso in primo luogo.

La miglior soluzione, pertanto, consiste nell'affidarsi ad esperti che siano in grado di guidare una persona verso una via d'uscita efficace dalla tossicodipendenza.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionedroga.com 




Superare l'Astinenza da Cocaina...e Poi?


Capita spesso che una persona con un problema di dipendenza da cocaina provi ad uscirne con le proprie forze, perchè stanca di continuare ad essere vincolata a questa sostanza.

In molte occasioni, però, dopo essere riuscita a superare l'astinenza e il desiderio di ricominciare a farne uso, si ritrova a ricadere nella dipendenza.

Ma perchè accade una cosa del genere?

Alla base della dipendenza da cocaina c'è molto più del semplice uso di droga, ma tutta una serie di meccanismi mentali che non si possono risolvere solamente interrompendone l'assunzione.

Oltre al desiderio di fare uso di droga, infatti, capita spesso che anche dopo aver superato l'astinenza una persona si ritrovi ad avvertire un forte "bisogno" psicologico di ricorrere alla cocaina che la spingerà a ricadere nella dipendenza.

Fino a quando non verrà risolto questo meccanismo, sarà pressochè impossibile risolvere un problema di dipendenza da cocaina.

Il Centro Narconon Gabbiano, proprio per questo motivo, adotta un completo programma di recupero che, oltre ad aiutare alla persona di disintossicarsi fisicamente, le permette anche di individuare e risolvere tutte le motivazioni che sono alla base della dipendenza da cocaina, in modo tale da liberarla definitivamente dall'influenza che questa droga esercita su ogni aspetto della sua vita.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionecocaina.com 


lunedì 4 giugno 2018

L'Alcool può Far Bene alla Salute?


Spesso si sente dire "un bicchiere non ha mai ucciso nessuno", oppure che "un consumo moderato di alcool, non è la fine del mondo". Ma cosa si intende per "consumo moderato"?

Che venga prodotto a livello artigianale o a livello industriale, l'alcool è sempre una sostanza tossica in quanto contiene etanolo, una sostanza che è stata riconosciuta come "droga" dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In quanto droga, si può parlare di una quantità o di consumo "a basso o alto rischio", dato che il rischio di risentire degli effetti negativi aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate?

Il fatto sicuro è che se una persona beve uno, due, tre o quattro bicchieri al giorno, si è portati a dire "tutto va bene", "tutto è sotto controllo"; se comincia a dare qualche sintomo di "allegria", che magari col tempo diventerà quotidiana, chi la conosce dirà, "si è vero, beve un po' (beve moderatamente), ma per fortuna non si droga".

Questa frase "popolare" nasconde una tragica impotenza davanti ad una cosa che bisogna chiamare con il nome corretto, ovvero alcolismo.

Si noti bene che nessun alcolista ha cominciato la sua alcoldipendenza con 1, 2 o 3 litri di vino al giorno, ma proprio con un bicchiere, poi due e così via...tutto è iniziato proprio con quel bicchiere che "non ha mai ucciso nessuno".

Bere vino certamente fa parte della nostra cultura, ma non bisogna inventarsi benefici o miracolosi effetti protettivi sul cuore e sulla salute (che non si possono dimostrare), mentre è ben vero il contrario, dimostrabile con gli effetti negativi ed i danni che l'etanolo produce nell'organismo.

Di fronte ad un problema di dipendenza da alcool, pertanto, non ci si può e non ci si deve nascondere, ma bisogna fare necessariamente qualcosa di concreto, ovvero rivolgersi a degli esperti ed intraprendere un programma di recupero.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.alcolismo.com