martedì 28 marzo 2017

Allarme Droghe Chimiche

Le droghe, e in particolar modo le droghe chimiche (ecstasy, MDMA, speed, amfetamine, metamfetamine, LSD, ketamina, GHB), agiscono sul Sistema Nervoso Centrale in modo aggressivo.

Limitano la capacità della persona di agire, nei confronti di ciò che li circonda, rendendola sempre più soggetta a meccanismi finalizzati solo a soddisfare i suoi bisogni deviati, mettendo sempre più da parte quelle che sono le reali necessità per condurre una vita sana e normale.

Recentemente, abbiamo preso in esame le abilità decisionali di chi fa uso di droghe chimiche; a partire dalla nostra esperienza, e da tutto ciò che si sente periodicamente su giornali, TV e strumenti d’informazione del settore tossicodipendenze è apparso evidente che chi fa uso di droghe sintetiche, ha manifestato una scarsa capacità di saper prendere decisioni ponderate, ma agiscono di solo impulso.

In chi fa uso di questo tipo di sostanze, anche quando in modo sporadico, gli effetti a livello mentale sono talmente pesanti che, come conseguenza di ogni singolo uso, i processi decisionali vengono alterati fino a dipendere da un'aumentata attenzione verso soluzioni immediatamente gratificanti senza tenere conto delle conseguenze negative a lungo termine.

L'atteggiamento dei consumatori di droghe chimiche sembra, quindi, caratterizzato da un rigido schema comportamentale di tipo "stimolo-risposta" basato sulla ricerca immediata di una gratificazione, di una soluzione immediata al problema.

Questo tipo di schema, già pericoloso nel rapporto con le sostanze stupefacenti, rende la persona incapace di affrontare e valutare le varie problematiche che, ogni giorno, si presentano nella vita,in quanto decidere d’impulso, spesso, vuol dire agire nella maniera sbagliata.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.narconongabbiano.it oppure 

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Se hai problemi di dipendenza da droga e non sai come fare a smettere;
Se, dopo vari tentativi, sei ricaduto nella dipendenza e pensi di non farcela;
Se un tuo caro ha problemi di dipendenza ma non sai come fare per aiutarlo;



Danni della Cocaina sul Naso

E' stato scritto tanto sui danni provocati dall’utilizzo di cocaina e in questo periodo si parla tanto delle lesioni facciali e al naso.

Le lesioni riscontrate vanno da piccole perforazioni del setto nasale, fino a perforazioni maggiori che possono arrivare fino alla base del cervello, spesso associate a rinite crostosa (conseguenza delle fuoriuscite di sangue successive all’assunzione di cocaina che si mescolano con le secrezioni della cavità nasale).

In alcuni casi la distruzione ha provocato il crollo del dorso nasale, la struttura ossea del naso non esiste più e la pelle è completamente priva di sostegno; provoca danni anche alla punta nasale, portando alla formazione di ulcere in grado di erodere completamente la cartilagine che divide le due narici.

La sostanza può provocare anche la perforazione del palato, si va da piccole perforazioni a lesioni di dimensioni più importanti, fino alla totale esposizione dell’osso palatale.

Dopo circa un’ora dall’ultima assunzione si attiva un meccanismo di morte cellulare programmata che, in condizioni normali, garantisce il ricambio delle cellule all’interno dell’organismo; in condizioni alterate, però, vengono interessate da questo meccanismo anche le cellule sane, di conseguenza il processo di guarigione delle ferite del naso si blocca.

Nel momento in cui smette l’assunzione di cocaina, si innesca un meccanismo di vasodilatazione (allargamento dei vasi sanguigni) alla quale si accompagna spesso fuoriuscita di sangue che si mescola con il muco bloccato nelle fosse nasali, questo causerà la formazione di voluminose croste.

La persona inizierà, quindi, a non respirare dal naso e a cercare di rimuovere le croste anche con oggetti taglienti ma, essendo il naso anestetizzato, si causano nuove lesioni che, in una ambiente di cellule attivate per la morte programmata, l’organismo non è in grado di riparare.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionecocaina.com oppure 

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False Credenze sull'Alcool

Spesso, chi usa alcool cerca di giustificarne l’uso avanzando delle motivazioni che hanno il solo scopo di sminuire il problema ma che, in realtà, sono solamente delle false credenze: 

- L’Alcool dà Forza -
In realtà, essendo un sedativo, fa avvertire meno il senso di fatica e abbassa la soglia del dolore, per cui la persona è portata a sopravvalutare le proprie forze esponendosi a gravi rischi. Inoltre le calorie dell’alcool sono poco efficienti per il lavoro muscolare, per cui le prestazioni calano. 

- L’Alcool dà Sicurezza -
Non dà ne sicurezza ne coraggio, può solo farvi artificialmente dimenticare la timidezza per un breve periodo di tempo, ma aggravando il problema. Sembra infatti che le persone timide siano più esposte al rischio di sviluppare una dipendenza alcolica. 

- L’Alcool Rende più Disinvolti e Facilita i Rapporti con gli Altri -
Inizialmente, l’azione euforizzante e disinibente dell’alcool eccita e sembra favorire le relazioni interpersonali anche nelle persone più timide ma, a lungo andare, l’alcool può peggiorare i sintomi dell’ansia e della depressione, compromettendo le relazioni sociali. Inoltre l’alcool altera il comportamento, ci rende più suscettibili ed irritabili, riduce le capacità di giudizio e di critica, quindi meno disposti ad accettare osservazioni e a confrontarci con gli altri, favorendo situazioni di scontro e di conflitto sia con i colleghi che con i superiori. 

- L’Alcool Toglie la Sete -
L’alcool non toglie la sete; è un diuretico e, come tale, fa perder acqua al nostro organismo aumentando la sete. 

- L’Alcool Riscalda -
È opinione diffusa che l’alcool riscaldi. L’alcool dà sì sensazione di calore, ma è solo una sensazione di calore temporanea. Esso infatti è un vasodilatatore periferico, e in quanto tale, fa aumentare la quantità di sangue che circola sotto la pelle del corpo producendo una sensazione di calore. A causa di questa vasodilatazione, il calore interno del corpo viene disperso all’esterno e la temperatura interna scende. Quando l’effetto della vasodilatazione viene meno, se si è bevuto molto e se la temperatura ambiente è rigida, si avvertono intensi e improvvisi brividi di freddo. 

- L’Alcool fa Digerire -
L’effetto depressivo dell’alcool si esercita anche sui meccanismi che regolano lo svuotamento dello stomaco, rallentando la digestione. Ciò può indurre maggiore sonnolenza dopo i pasti diminuendo i livelli di attenzione e vigilanza. Inoltre l’alcool esercita una azione lesiva diretta sulle pareti dello stomaco e dell’intestino, provocando infiammazioni acute o croniche (ad es. gastriti). 

- L’Alcool Aiuta a Riprendersi dopo un Malore -
Se il malore è legato ad un calo di pressione, l’alcool può peggiorare la situazione in quanto l’effetto di vasodilatazione determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni, soprattutto al cervello. 

- L’Alcool fa Buon Sangue -
Non è vero che l’alcool combatte l’anemia, perché non aumenta il numero di globuli rossi. Anzi, l’alcool può provocare l’anemia, per carenza di vitamina B12 e acidi folici dovuta alla scarsa alimentazione. La falsa credenza probabilmente nasce dal fatto che la vasodilatazione periferica provoca un arrossamento del viso, cosicché la persona anemica, normalmente pallida e emaciata, sembra riprendere colore e quindi stare meglio. In realtà il numero di globuli rossi non è cambiato.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.alcolismo.com oppure 

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sabato 25 marzo 2017

Comunità Narconon di Melendugno Opinioni: Giuliano è Tornato a Sorridere

Alla Comunità Narconon di Melendugno opinioni provenienti da chi ha potuto sperimentare in prima persona l'efficacia del suo programma di recupero, rappresentano una prova tangibile che dal tunnel della tossicodipendenza o dell'alcolismo si può uscire.

Tra le migliaia di opinioni sulla Comunità Narconon di Melendugno, oggi vogliamo condividere il racconto di Giuliano che, terminato il suo programma di disintossicazione da crack, spiega come sia cambiata in meglio la sua vita.

Ho fatto uso di crack per tanti anni, durante i quali ho accumulato una serie interminabile di fallimenti, delusioni, sensi di colpa ed ho causato sofferenza a tutte le persone che mi vogliono bene.

Prima di arrivare alla Comunità Narconon di Melensugno ero convinto di poter gestire tranquillamente il mio rapporto con questa droga e credevo di poter smettere da solo.

Ogni volta che ci provavo, però, inevitabilmente ricadevo dopo poco tempo.

Nel momento in cui ho intrapreso il programma di recupero alla Comunità Narconon di Melendugno ho avuto la possibilità di capire che il mio problema era molto più grave di ciò che pensassi.

Nonostante in alcuni momenti sia stato preso dallo sconforto, mi sono impegnato ogni giorno con determinazione, al fine di riprendermi tutto ciò che il crack mi stava facendo perdere.

Oggi, completato il mio percorso, non solo ho risolto il mio problema di dipendenza da crack, ma sono riuscito anche a riorganizzare tutta la mia vita, a ricucire il rapporto con i miei genitori e a riavvicinarmi alla mia compagna, gettando così le fondamenta per un futuro sereno.

Grazie alla Comunità Narconon di Melendugno adesso ho una vita del tutto diversa, sono felice ed ho capito di avere tutte le carte in regola per realizzare tutti i miei sogni.

Giuliano E.

Da queste parole si capisce che smettere di usare droga è possibile, a patto che ci si affidi a chi dispone dell'esperienza necessaria per gestire adeguatamente una condizione di questo tipo.

La Comunità Narconon di Melendugno rappresenta la miglior via d'uscita dalla tossicodipendenza ed ha aiutato migliaia di persone a riprendere il pieno controllo della loro vita.

Se vuoi leggere altre storie di ex-tossicodipendenti, visita la pagina: Comunità Narconon di Melendugno Opinioni

Per ulteriori informazioni visita la Comunità Narconon a Melendugno oppure chiama il Numero Verde Gratuito 800 178 796 - Attivo 24 ore su 24 - 7 giorni su 7

martedì 21 marzo 2017

Come Affrontare la Tossicodipendenza

Nell’affrontare il problema della tossicodipendenza la soluzione può sembrare alla portata di tutti, ma subito dopo si perde il controllo della situazione.

Spesso, infatti, un tossicodipendente fa fatica a chiedere aiuto perchè non riconosce di avere un problema e crede, almeno nella fase iniziale del suo rapporto idilliaco con la droga, di poter smettere da solo, ma ben presto si rende conto che non è così.

Il desiderio ossessivo di usare droga, la depressione generata dall’uso sempre più frequente, i sensi di colpa per la vita che conduce e la conseguente perdita dei valori e degli affetti, trascina il tossicodipendente in una serie di alti e bassi che, in alcuni casi, possono anche essere scambiati per una vera e propria malattia mentale.

Affrontare la tossicodipendenza vuol dire comprendere in maniera precisa e completa ciò che accade nella vita di chi fa uso di droga, in modo da agire su ogni area che ha concorso a determinare le difficoltà che hanno indotto una persona ad avvicinarsi a certe sostanze.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.tossicodipendenza.net oppure 

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Effetti della Cocaina Tagliata con l'Atropina

L’Atropina è una sostanza derivata da alcune piante (belladonna, stramonio, datura) che viene utilizzata per i suoi effetti mio-stimolanti (che agiscono sulla contrazione muscolare) in ambito oculistico e in cardiologia.

Spesso, proprio per la tipicità dei suoi effetti, viene usata in combinazione con la cocaina sia come sostanza da taglio, che come additivo per potenziarne l’effetto.

L’atropina blocca la funzione della parte del sistema nervoso autonomo chiamato parasimpatico, responsabile delle fasi di recupero delle energie, come per esempio la fase del riposo notturno.

Quando il sistema parasimpatico è attivo c’è depressione del cervello (sonno), attività dell’apparato digerente (digestione) e riposo cardiaco e muscolare.

Il blocco di tale sistema da parte dell’atropina inibisce l’attività di riposo, causando proprio quell’effetto di veglia continua, simile all’effetto eccitante della cocaina.

Cocaina e atropina producono gli stessi effetti su cuore e cervello anche se con due meccanismi diversi; le loro azioni, combinate e sommate, possono determinare gravissimi stati di eccitazione del sistema cardiaco e del cervello con effetti quali allucinazioni, delirio, convulsioni, fina a causare anche infarti.

La pericolosità estrema del cocktail deriva, quindi, proprio da questi effetti di sommazione e di potenziamento reciproco.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionecocaina.com oppure 

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lunedì 20 marzo 2017

Alcool e Sesso

L'alcool è una sostanza che si è conquistata nel tempo la fama di afrodisiaco.

In realtà i suoi effetti sulle strutture cerebrali sono soprattutto di tipo inibitorio. L'effetto deprimente a livello neurologico è di tipo progressivo e proporzionale alle concentrazioni che raggiunge nel sangue.

A basse dosi, un bicchiere di vino o una lattina di birra per intenderci, l'alcool inibisce i centri del cervello che governano la paura con una conseguente riduzione dello stato d'ansia.

Tale effetto provoca spesso un temporaneo incremento della libido in persone solitamente inibite.

Con l'aumento della concentrazione di alcool nel sangue, però, l'effetto inibitorio si estende e deprime rapidamente il comportamento del soggetto in generale, reazione sessuale inclusa.

Ciò che accade, in pratica, è che l'alcool è sì in grado di facilitare l'espressione del desiderio sessuale, ma nello stesso tempo può interferire con la risposta sessuale stessa, compromettendo le funzioni che le sono proprie e generando una più o meno temporanea impotenza.

Quanto finora detto fa riferimento ad assunzioni occasionali o in quantità medio-bassa di alcolici, mentre il consumo abitudinario in alte dosi compromette in grado severo tutto il circuito della sessualità della persona, provocando danni talvolta irreversibili.

L'abuso continuativo o in quantità smodate, infatti, può ostacolare anche pesantemente il fisiologico circuito del piacere e del benessere.

Nella nostra cultura spesso si associa l'uso di alcol e la capacità di "reggerne" forti quantitativi (tolleranza) ad una immagine di virilità. Nella realtà, invece, i maschi che usano alcool in dosi elevate possono andare incontro a problemi di sterilità, impotenza e perdita dei caratteri sessuali maschili secondari (peli, tessuto muscolare) con comparsa invece di quelli femminili (ginecomastia, ossia aumento delle mammelle nel maschio). Nelle donne invece possono verificarsi sterilità e problemi mestruali.

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mercoledì 15 marzo 2017

Come Vincere la Tossicodipendenza

Quando una persona ha un problema di tossicodipendenza, si ritrova velocemente a perdere di vista tutto ciò che conta nella sua vita, perchè il bisogno di fare uso di droga prevale anche sulle cose più importanti: famiglia, affetti, amici, ecc...

Uscire da una condizione di questo tipo è una priorità perchè, col passare del tempo, la tossicodipendenza porta una persona a perdere tutto.

Per vincere contro la tossicodipendenza, spesso una persona prova a risolvere il problema da sola, ritrovandosi con un pugno di mosche, perchè la sola forza di volontà non è sufficiente a spezzare i meccanismi che ci sono alla base.

L'unica soluzione possibile per venire a capo di una condizione di questo tipo è quella di rivolgersi a degli esperti che siano in grado di risolvere tutto ciò che ha spinto una persona fare uso di droga in primo luogo.

Il Centro Narconon Gabbiano, da quasi 30 anni, si occupa del recupero dalla tossicodipendenza ed ha aiutato migliaia di persone a riprendere il pieno controllo della propria vita.

Uscire dal tunnel della tossicodipendenza è possibile!

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lunedì 13 marzo 2017

La Solitudine della Cocaina

Un recente studio ha voluto indagare le abilità empatiche (cioè di percepire le altrui emozioni e riuscire a mettersi nei panni degli altri) e relazionali di chi fa uso di cocaina.

Dai risultati dello studio è emerso che, sia i cocainomani cronici che i consumatori occasionali, presentano una minore capacità di capire gli stati mentali altrui, ma anche di provare empatia nei confronti degli altri.

Tra chi usa cocaina, inoltre, è più facile trovare un livello di umore depresso, una maggiore impulsività e una tendenza ad isolarsi che vanno di pari passo all’intensità e frequenza d’uso.

Il deficit riscontrato nella capacità di empatia e relazionale è risultato strettamente legato alla storia di dipendenza, ovvero all’età di inizio dell’uso di cocaina.

Ciò vuol dire che più tempo la dipendenza va avanti, più difficile sarà riuscire a ricostruire una vita sociale normale, portando il cocainomane ad essere sempre più solo.

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Un Alcolista in Famiglia


Esiste un luogo comune che a tutt'oggi identifica chi abusa di bevande alcoliche con coloro i quali vivono ai margini della società o persone sole.

In realtà la questione è molto diversa e molto più complessa perchè si può diventare alcolisti anche se si ha una famiglia e un lavoro.

In generale, la prima cosa che si verifica nella famiglia di un alcolista è la rottura dell’equilibrio.
L’equilibrio in una qualsiasi famiglia è determinato dalla possibilità che si adempiano, al suo interno, dei compiti specifici di carattere educativo, affettivo, economico, sociale, ecc.

Nello svolgimento di questi compiti, ad ogni membro del nucleo familiare è assegnato un ruolo ben preciso, con diritti e doveri predeterminati, ma quando uno di essi inizia un percorso problematico come la dipendenza dall'alcool, spesso non è più in grado di svolgere il proprio ruolo, di fare la propria parte.

E’ ovvio che, affinché la famiglia continui a "funzionare" è necessario che qualcun altro si faccia carico anche di quei doveri e di quelle responsabilità che il forte bevitore non riesce più a rispettare.

E’ a questo punto che l’equilibrio della famiglia si spezza e le conseguenze possono essere le più drammatiche. Da quel momento in poi l’alcolista diventa il centro dell’attenzione della famiglia poichè quest’ultima, nel suo complesso, rimane costantemente in guardia nel tentativo di prevedere l’imprevedibile.

E così se da un lato l’alcolista diventa sempre più dipendente dai suoi familiari per una necessità di supporto emozionale, sociale e finanziario, dall’altro condiziona attraverso il suo bere ciò che gli altri dicono, fanno e pensano.

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martedì 7 marzo 2017

Droga da 3 Euro che Ti Mangia le Vene


Krokodil, a Milano è allarme per la droga che mangia corpo e vene
Oggi vogliamo parlare di una droga che, purtroppo, è arrivata anche nel nostro Paese e sta già causando grandissimi problemi.

"Costa poco, è l’ultimo 'stadio' della disperazione e riduce chi la usa in una larva umana. È arrivata anche a Milano la krokodil, l’eroina tanto famosa nell’Est Europa che sta iniziando a diffondersi, pericolosamente, anche nelle periferie del capoluogo meneghino.

A lanciare l’allarme è il Corriere della Sera, che per due settimane ha seguito una Volante del reparto Ufficio Prevenzione Generale che da anni si occupa di lotta allo spaccio.

I due agenti della volante - e questo è un segno inequivocabile che la krokodil sta diventando una realtà - parlano già tra di loro di 'quella porcheria russa'.

Krokodil, a Milano è allarme per la droga che mangia corpo e venLa 'nuova' droga, in effetti, è devastante: mangia la carne, le vene e quando il tossico se ne accorge ormai è troppo tardi, perchè il miscuglio di codeina, iodio e fosforo rosso lo ha già inghiottito in un tunnel senza via d’uscita.

Al momento, la diffusione non sembra capillare, come per altre droghe, ma di certo c’è che la krokodil è arrivata in città. E questa è una preoccupante occasione per i trafficanti - pronti a sfruttare la disperazione di chi già vive ai margini - e degli stessi tossici, 'attirati' dal prezzo basso (anche 2 o 3 euro per una dose) e dalla potenza distruttiva dell’eroina russa."

(fonte MilanoToday.it - Articolo di G.Santucci) - http://www.milanotoday.it/cronaca/krokodil.html



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Il Prezzo della Cocaina

Quando si parla di cocaina si sente spesso fare un paragone tra il consumo di questa droga com'è oggi e quello che avveniva 20 o anche 30 anni fa, cercando di capire da cosa dipenda il nuovo boom di assunzioni.

Una tra le prime riflessioni che viene fatta è legata a come, nel corso degli anni, la cocaina si sia trasformata da "droga per ricchi" e "droga per tutti", a causa dell'abbassamento dei prezzi e della scarsa qualità di questa sostanza.

Ciò di cui non si parla è del vero prezzo della cocaina, ma non si tratta del costo in denaro ma di quello legato ai suoi effetti sulla vita di chi ne fa uso.

Senza ombra di dubbio, usare cocaina vuol dire arrecare danni alla salute (fisica e mentale), sperperare somme di denaro che, invece, dovrebbero essere utilizzate per cose più utili per sè stessi o per la propria famiglia.

Ma il prezzo più alto è quello legato alla degradazione che comporta fare uso di cocaina e a tutto ciò che provoca nell'animo di una persona.

Convivere con una dipendenza da cocaina vuol dire, infatti, avere a che fare con una sorta di presenza scomoda che, inevitabilmente, canalizza le energie di tutte le persone coinvolte.

La persona che assume cocaina, infatti, spesso passa le sue giornate nell'attesa del momento in cui potrà farne uso, mentre ciò che le capita intorno perde di importanza.

Chi, invece, vive a fianco di un cocainomane si ritrova a non riuscire a pensare ad altro se non al proprio caro e, di conseguenza, ha enormi difficoltà a potersi dedicare alle normali attività di tutti i giorni.

Ecco, questo è il vero prezzo della cocaina ovvero una vita che procede in funzione di una sostanza che di fronte a promesse di "benessere" cela un'esistenza di continue preoccupazioni e scarse prospettive per il futuro.

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lunedì 6 marzo 2017

La Verità sull'Alcolismo

In Italia si conta che gli alcolisti siano circa un milione, tre milioni i bevitori a rischio e tre volte tanto le persone che dovrebbero ripensare al proprio modo di bere (fonte Min. della Salute).

Sono cifre impressionanti, ma probabilmente sottostimate, poiché si parla di abitudini ampiamente accettate dalla società e riconosciute come pericolose solo in casi estremi.

Ma non è così: l'abitudine all'alcool è un problema sociale che riguarda sempre di più giovani e giovanissimi che, spesso non abbastanza informati, si lasciano convincere che bere fino ad ubriacarsi non sia nulla di così pericoloso.

L'alcool si nasconde in bevande di buon sapore e di bell'aspetto, spesso legate a immagini di prestigio e di successo: si beve per stare insieme in allegria, tra amici o colleghi, per celebrare un momento felice o per dimenticarne uno triste, il tutto a portata di mano e al prezzo di pochi euro.

Il problema è che, col passare del tempo, questi momenti di spensieratezza, spesso, si trasformano in una serie di situazioni difficili da gestire e che possono andare a coinvolgere vari aspetti della vita di tutti i giorni.

Onde evitare situazioni simili, la cosa migliore da fare è quella di chiedere aiuto ad un centro alcolisti che possa dare il giusto supporto e rafforzare la persona, esaltandone tutte le potenzialità inespresse e soffocate dall’alcool.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.alcolismo.com oppure 

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mercoledì 1 marzo 2017

Perchè si Usa Droga?

Questa, molto probabilmente, è la domanda che si pongono la maggior parte delle persone che hanno un problema di tossicodipendenza, o che lo vivono indirettamente.

Di sicuro, quando una persona inizia a porsi questa domanda vuol dire che sta cominciando ad avvertire il peso della situazione e che si è stancata di vedersi legata a qualcosa che peggiora la sua condizione di vita.

Allo stesso tempo, anche chi vive questo problema in modo indiretto si chiede perchè il proprio caro non riesca a fare a meno di assumere una certa sostanza stupefacente.

Una persona usa droga per svariati motivi: per vincere la noia, per rilassarsi, per sentirsi più energica, per vincere la timidezza oppure per superare un momento difficile (sul lavoro, a scuola, in famiglia, ecc...).

Tutte queste motivazioni hanno un elemento in comune, ovvero un disagio che pervade la vita di una persona e le impedisce di essere serena.

Ed è proprio su quel malessere che bisogna agire se si vuole risolvere un problema di tossicodipendenza, perchè altrimenti qualunque altro tentativo rischia di trasformarsi in un fallimento.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionedroga.com oppure 

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