martedì 18 settembre 2018

Il Continuo Dilagare dell'Alcolismo


Secondo alcuni recenti dati forniti dal Ministero della Salute, in Italia i "grandi bevitori" sono più di 4 milioni, in crescita rispetto al passato, con un netto incremento tra i giovanissimi.

In aumento sono anche i cosiddetti "binge drinkers", coloro che bevono in maniera smodata per raggiungere rapidamente lo stato di ubriachezza.

Questi dati sono ancor più preoccupanti se si pensa che l’abuso di alcool porta all'insorgenza di oltre 200 patologie, alcune delle quali molto gravi e potenzialmente mortali, e che, nel mondo, arriva a causare 3,3 milioni di decessi.

Secondo fonti Istat, la soglia d'età in cui, spesso, cambia il rapporto con l'alcool (trasformandosi da sporadico uso ad un consumo problematico) si è notevolmente abbassata ed ora le prime "sbroze" si verificano già intorno ai 12/13 anni.

La popolazione giovanile (tra i 18 e i 24 anni) è quella più a rischio per il binge drinking (consumo di più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione), frequente soprattutto durante momenti di socializzazione, come confermato da una buona percentuale dei ragazzi intervistati.

Non bisogna dimenticare, inoltre, che l'alcolismo è spesso legato a doppio filo con numerose problematiche sociali, atti di violenza e criminalità, e con l'uso di altre sostanze stupefacenti (in particolar modo cannabis e cocaina).

Oltre a tutti i danni fisici che provoca l'abuso di alcool, una persona con un problema di alcolismo perde progressivamente la capacità di relazionarsi con gli altri, di lavorare ed agire, con evidenti gravi conseguenze personali, familiari e sociali.

L'unico modo per uscire da una condizione di questo tipo è aiutare la persona ad individuare e risolvere i motivi che l'hanno indotta ad abusare di alcool, ma per riuscire in questo intento è necessario rivolgersi ad un centro specializzato e intraprendere un completo programma di recupero.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.alcolismo.com