giovedì 24 maggio 2018

Droghe e Fertilità


Indipendentemente dal loro grado di "pesantezza", tutte le droghe danneggiano la fertilità, sia degli uomini che delle donne.

Qui di seguito sono riportati gli effetti sulla fertilità, maschile e femminile, delle principali sostanze d'abuso:
  • Cannabinoidi (marijuana, hashish e derivati) - fumare cannabis colpisce soprattutto la fertilità maschile. Il THC, il principio attivo della cannabis e dei suoi derivati, abbassa i livelli di testosterone, aumenta la quantità di spermatozoi anomali e ne peggiora la mobilità.
    La cannabis, inoltre, ha effetti tossici anche sulla fertilità della donna poiché può portare all'interruzione dell'ovulazione e, in gravidanza, può influire negativamente sullo sviluppo del bambino, causando anche gravi conseguenze.
  • Cocainaeroina e anfetamine - l'uso di queste droghe comporta seri rischi non solo per la fertilità maschile, con la diminuzione del numero degli spermatozoi e l'aumento di spermatozoi con problemi a livello genetico; ma anche per la fertilità femminile, poichè causa irregolarità nel ciclo mestruale, fino alla completa interruzione (amenorrea), e la riduzione della produzione di cellule uovo.
    I danni provocati da queste sostanze stupefacenti, comunque, non si limitano alla fertilità, ma possono anche portare alla nascita di bambini con difetti sia a livello fisico che cerebrale.
    La cocaina, in particolar modo, fa aumentare in modo significativo il rischio di aborto.
Degni di menzione sono anche gli anabolizzanti perchè, com'è noto, influiscono sui livelli ormonali e, di conseguenza, sulla produzione di testosterone.

L'assunzione di anabolizzanti, infatti, causa in pochi mesi la totale sospensione di produzione di spermatozoi, con conseguente infertilità e, talvolta, impotenza.

Onde evitare che certi danni si trasformino in qualcosa di irreversibile, l'unica soluzione è quella di smettere di usare droga, ragion per cui si rende necessario rivolgersi a degli esperti ed intraprendere un programma di recupero.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.tossicodipendenza.net