Con
scadenza quasi periodica si diffondono notizie di possibili effetti
benefici dell'alcool e in particolare del vino, in virtù della presenza
di alcuni antiossidanti nella buccia dell’uva, il più noto dei quali si
chiama resveratrolo.
Questo
elemento si trova davvero nell’uva, ma anche in altri 72 vegetali, pare
strano quindi che i tanto declamati effetti benefici del resveratrolo
vengano così frequentemente associati solamente al vino, quando invece è
possibile assumerlo in tanti altri modi.
Stiamo
parlando, infatti, di un antiossidante presente solo in piccole tracce
nel vino, quindi chi beve ne assume percentuali minime mentre, di
contro, assume grandi quantità di alcool e può andare incontro ai danni
ormai noti di questa sostanza.
Altro slogan ricorrente è quello secondo cui poco alcool farebbe bene alla circolazione, perché sostanzialmente vasodilatatore, ma la realtà dei fatti è ben diversa.
I
fantomatici benefici all'apparato cardiovascolare, infatti, emergono
esclusivamente da studi epidemiologici che, però, non sono stati
confermati da alcuna evidenza scientifica.
Ricerche condotte per valutare gli effetti dell'alcool sul cuore, invece, dimostrano che una
regolare assunzione (1-14 unità alcoliche alla settimana) non provoca alcun beneficio negli
uomini con malattia coronarica dichiarata.
Più elevati livelli di consumo (maggiore o
uguale a 3 drinks al giorno) sono associati invece ad un’aumentata
mortalità per infarto.
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