L’abuso di alcool può avere conseguenze catastrofiche sull’organismo, che si possono suddividere in acute e croniche.
Tra le conseguenze acute possiamo distinguere:
- ebrezza semplice o intossicazione acuta, che si risolve nel giro di 12 ore ed è caratterizzata da un’iniziale crollo dei freni inibitori che, successivamente, degenera nella perdita di coscienza, seguita da un senso di generale malessere;
- ebrezza patologica, provocata dall’ingestione di un quantitativo di alcool insufficiente ad indurre intossicazione.
Tra queste possiamo distinguere:
- psicosi fondamentale, deterioramento delle funzioni cognitive (memoria, pensiero, capacità di ragionamento) e alterazioni della personalità;
- sindrome da astinenza, si manifesta nel giro di 24/48 ore ed è caratterizzata da tremore, nausea, vomito, tachicardia, cefalea, sudorazione, ipertensione, ansia, irrequietezza, disforia, insonnia e, nei casi più gravi, crisi epilettiche e delirium tremens;
- allucinosi alcolica, caratterizzata da allucinazioni uditive, dopo un’astinenza di circa 24 ore;
- encefalopatie, ovvero lesioni organiche dovute all’azione tossica diretta dell’alcool sul sistema nervoso centrale;
- demenza alcolica, una grave complicanza tardiva dell’alcolismo che comporta un deterioramento progressivo a livello mentale.
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