Il cosiddetto "binge drinking" (abbuffata alcolica), ovvero l'assunzione di grandi quantità di alcool in poco tempo, è una tra le modalità d'assunzione più diffuse degli ultimi anni e spopola in particolare tra i giovani.
Ciò che non tutti sanno (pochissimi a dire la verità) è che l'abitudine di assumere alcolici in questo modo danneggia facilmente le funzioni cardiache.
Da recenti studi condotti da numerosi cardiologi Italiani, infatti, è emerso che bastano solo un paio di bicchieri di whiskey, due drinks o una bottiglia di vino per mettere in pericolo il cuore, provocare svenimenti o causare gravi palpitazioni.
Ma quel che non sanno ancora tutti è che non serve molto per arrivare a dosi di alcool dannose per il cuore: il corrispettivo di una bottiglia di alcool da 750 millilitri o di 300 millilitri di superalcolici, che si raggiungono proprio con tre bicchieri di whiskey o qualche aperitivo, è sufficiente ad aumentare il rischio di aritmie fino a otto volte, anche nel cuore dei più giovani e dei più sani.
L'abitudine di bere fino alla sbornia tanto amata dai giovanissimi, dunque, non giova di certo al cuore e il perché è presto detto: l'ingestione acuta di alcool, infatti, provoca vasodilatazione e, di conseguenza, un grande afflusso di sangue al cuore che si sovraccarica.
Se poi a tutto ciò si aggiunge anche l'assunzione di qualche una droga stimolante (come ad esempio la cocaina) si rischia anche la morte.
Modalità di consumo di questo tipo possono portare facilmente a sviluppare una vera e propria dipendenza, oppure possono rappresentare un tentativo da parte di un alcolista, ormai assuefatto, di poter sperimentare nuovamente gli effetti delle prime sbornie.
Una cosa è certa, ovvero che bisogna intervenire tempestivamente per aiutare tutti coloro che sono già vittime di un problema di alcolismo.
Per ulteriori informazioni visita il sito: www.alcolismo.com