Ormai è risaputo che l'alcolismo, come ogni dipendenza, è la conseguenza di una condizione di disagio che si va rafforzando col tempo e che porta la persona ad accumulare sensazioni negative ogni volta che pensa ai suoi fallimenti o alle sue fragilità.
Le persone che ruminano tentano di analizzare ripetutamente la propria sofferenza emotiva e gli accadimenti che ne derivano, con lo scopo di trovarne una soluzione.
In realtà, un atteggiamento mentale volto alla ruminazione mantiene e prolunga il disagio e, in presenza di un problema di dipendenza da alcool, può indurre un forte desiderio di consumare alcolici (craving), anche laddove la persona stia attraversando un momento di lucidità e, quindi, causare una ricaduta.
La tendenza a usare uno stile di pensiero ruminativo è, spesso, tipico di una persona con una dipendenza che, incapace di trovare una soluzione al suo malessere, si continua a ''punire'' cercando di colpevolizzarsi e, quindi, continua a bere nel tentativo di spegnere questa sensazione.
Riabilitarsi dall’alcool vuol dire rendersi conto dei propri punti deboli e apprendere come rafforzare queste difficoltà, non auto-commiserarsi.
Per fare ciò è necessario che la persona si sganci dalle varie esperienze negative del suo passato, non dimenticandosene ma riuscendo a non farsi più influenzare da quei ricordi, vivendo il presente in modo razionale.
Una parte specifica del Programma Narconon ha proprio lo scopo di rompere questi meccanismi e di riabilitare la persona in modo tale che possa cominciare una vita proiettata verso il futuro e libera dall’alcool.
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