Che Cos'è il Chem-Sex

La parola chem-sex nasce dall’unione dai termini "chemical" (chimico, sintetico) e "sex".

La commistione tra sesso e droga non è certo un’invenzione recente, il chem-sex, però, presenta delle caratteristiche che ne sottolineano la peculiarità.

La principale consiste in una specifica combinazione di droghe che ha come primo scopo quello di estendere la durata del rapporto sessuale per un periodo di tempo incredibilmente lungo (fino a 72 ore, in alcuni casi).

Sono tre le sostanze stupefacenti solitamente utilizzate dai chem-sexers: crystal meth, mefedrone (droga sintetica dagli effetti simili a quelli della cocaina), GHB o GBL.

I cristalli di metanfetamina e il mefedrone vengono assunti perchè hanno un effetto stimolante, aumentano la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, inducono uno stato di euforia e un'accresciuta eccitazione sessuale. Il GHB (così come il GBL), invece, esercita un potente effetto disinibente sulla psiche, oltre a un lieve effetto anestetico.

Tuttavia, coloro che si abbandonano a questa pratica sono fortemente esposti non solo al rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale (come l'epatite C, la sifilide, la gonorrea o ancor peggio l'AIDS), visto che non vengono usati contraccettivi di alcun tipo, ma possono anche sviluppare una tossicodipendenza, dato che le droghe utilizzate sono alcune tra quelle che causano una rapida assuefazione.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.disintossicazionedroga.com oppure 

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•	Se hai problemi di dipendenza da droga e non sai come fare a smettere;
•	Se, dopo vari tentativi, sei ricaduto nella dipendenza e pensi di non farcela;
•	Se un tuo caro ha problemi di dipendenza ma non sai come fare per aiutarlo;

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Quali Persone Usano Cocaina?

La cocaina è la droga che, soprattutto in questi anni, si sta diffondendo in modo esponenziale e sta attraversando un nuovo "momento di gloria".

A farne uso sono persone di tutti i tipi: ragazzi, giovani, uomini, donne di età ed estrazione sociale assolutamente trasversale.

Non è più la droga dei ricchi, ma è diventata una droga di piazza al pari della cannabis, dal prezzo sempre più abbordabile.

Questo stato di cose, sta rendendo la dipendenza da cocaina una delle peggiori che una persona si ritrovi ad affrontare perchè, anche se non se ne sente dipendente, finisce per subirne gli effetti su tutte le aree della sua vita.

La cocaina dà una sensazione di onnipotenza e forse è proprio per sentirsi così che molte persone ne fanno uso.

Le persone che fanno uso di cocaina, però, arrivano a perdere di vista i problemi e a prendere decisioni avventante, poichè pensano di poter governare e dirigere tutto.

Queste persone, spesso, non la vedono come una dipendenza, bensì come un modo per sentirsi forti e superare le difficoltà di tutti i giorni.

Ma ad un certo punto gli effetti svaniscono e la persona ha bisogno di ricorrere ancora alla cocaina, alimentando quel circolo vizioso che è la dipendenza. 

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Alcolismo e Dipendenze Correlate

Quando una persona inizia ad abusare di alcool ben preso abitua il proprio corpo alla presenza della sostanza, sviluppa tolleranza ai suoi effetti e con essa una vera e propria dipendenza. 

Lentamente, ma inesorabilmente, la persona troverà sempre più motivi per usare alcool, sia per le cause che sono alla base della dipendenza, ma anche per non subire gli effetti (talvolta drammatici) della sindrome d'astinenza.

Col passare del tempo, e per tutta una serie di motivi, la persona cercherà di uscire dal suo stato di dipendenza ed inizierà a cercare delle soluzioni.

Potrebbe tentare ad interromperne bruscamente l'assunzione e trattenersi dal desiderio di ricominciare a bere, oppure scegliere di ricorrere a sostitutivi o psicofarmaci, nella speranza di non patire il distacco dall'alcool.

Nel caso dei farmaci, però, bisogna avere ben chiaro che, oltre a non risolvere in alcun modo il problema della dipendenza, causano a loro volta effetti collaterali e danni spesso irreversibili.

Spengono la persona dal punto di vista fisico ed emozionale, ma soprattutto non producono altro che un'ulteriore dipendenza ancor più difficile e problematica da sconfiggere.

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Cos'è la Metossietamina?

Sempre più spesso, nuove droghe sintetiche, e sempre più pericolose, arrivano sul mercato illegale e riescono, almeno per un pò, a eludere i controlli.

Controllando i sistemi di segnalazione attivi online, ne emerge una in particolare che, di recente, si è resa responsabile di alcuni casi d'intossicazione acuta in diverse città del Nord Italia.

Si tratta della: Metossietamina, conosciuta anche con i nomi di Methoxetamine, Mket, Mxe, Mexxy e Roflcoptr (nome di un composto il cui principale componente è la metossietamina, che veniva venduta online su un sito omonimo); si tratta di una variante della ketamina, con la quale presenta molte similitudini; ha l’aspetto di una polvere bianca o biancastra e i suoi effetti sono ancora poco conosciuti.

Finora nessun caso di dipendenza è stato scientificamente documentato, perciò le uniche indicazioni che abbiamo sui suoi effetti più disparati provengono dai reperti medici redatti dopo il ricovero di chi è stato male.

La metossietamina si può classificare come anestetico dissociativo; con questo termine si identificano i diversi effetti alquanto spaventosi quale la depersonalizzazione, cioè la sensazione di essere staccati dal proprio corpo e di fluttuare in maniera incontrollata e la derealizzazione, ossia un distaccamento dalla realtà, spesso accompagnato da allucinazioni.

Il creatore di questa sostanza è un chimico che si fa chiamare ''M.'' e pare l’abbia sintetizzata nel 2008 per destinarla al ''mercato grigio'' che sta a metà tra il mercato lecito e quello illecito.

Secondo chi ne ha fatto uso, pare che gli effetti di quest’ultima siano più forti e perciò più pericolosi rispetto alla ketamina, oltre ad avere una maggiore durata.

Alcuni sintomi in comune per entrambe le droghe sono:

• tachicardia,
• ipertensione,
• confusione,
• agitazione,
• atassia (mancanza di coordinazione dei movimenti volontari),
•  midriasi (dilatazione della pupilla),
• stato di catatonia (una sorta di paralisi fisica e di pensiero),
• movimento involontario degli occhi,
• alcuni problemi al cuore.

La metossietamina non è ancora stata classificata come droga illegale e, pertanto, non c’è ancora alcun controllo o sanzione per chi viene trovato in possesso o sotto effetto di questa nuova e temibile droga.

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Sport e Cocaina

L’utilizzo della cocaina nel mondo dello sport è molto legato allo stile di vita ed alla modellistica del ruolo assunto dall’immagine dello sportivo nella società.

Non si deve dimenticare che anche per lo sportivo, come per tutti gli esseri umani, possono sussistere disturbi dell’affettività e dell’umore aggravati dalla pressione psicologica svolta dai mass media, dall’ansia della prestazione e dai mancati successi nell’attività agonistica: queste situazioni sono particolarmente pressanti soprattutto nei giovani sportivi.

L’uso di cocaina nello sport è stato per lungo tempo associato alla sua azione generale sulla riduzione della stanchezza e dall’aumento dell’attenzione, evidenziabile anche in termini di competitività ed aggressività.

Il suo effetto agisce sia sulla durata dell’attività, sia sulla sua potenza esplosiva. La cocaina nello sport, infatti, è spesso usata come mezzo per affinare i riflessi, ridurre la stanchezza ed aumentare l’euforia, sfruttando la sua azione eccitante che agisce sui centri cerebrali dell’attenzione.

Tuttavia, questo effetto col passare del tempo diminuisce fino a sparire e viene sostituito dalla comparsa di alcuni effetti indesiderati come l’eccessivo aumento dell’attività cardiaca e della pressione sanguigna, che influiscono sulla capacità di raffreddamento del corpo durante l’esercizio fisico, a cui possono fare seguito gravi rischi per la salute.

Col tempo, anche l’interesse per il proprio sport finisce, accompagnato da un ulteriore fallimento.

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Alcool e Violenza

L’alcool altera i meccanismi di controllo che la mente normalmente esercita sul corpo, sul pensiero razionale, sulla percezione del pericolo, dello spazio, del tempo, ecc...

Quindi sotto l’effetto dell’alcool risultano fortemente compromesse le capacità di controllo, da parte della persona, del proprio movimento e delle proprie reazioni fisiche.

Appare fin troppo evidente, quindi, che l’uso di alcool può essere un fattore determinante nelle reazioni irrazionali, anche fisiche ed aggressive e molto violente, da parte di chi ne abusa.

Il rapporto tra uso di alcool e violenza è dovuto alla perdita dei freni inibitori, che fanno emergere tutta la rabbia e i disagi che si celano dietro il suo uso ed abuso.

In un rapporto di coppia, ad esempio, l’alcolista spesso mette in atto un tipo di violenza molto sottile e perversa, il maltrattamento psicologico che, talvolta, anticipa quello fisico e che consiste nel non avere rispetto del proprio partner, nello svilire tutto quello che fa, nel farlo sentire in colpa ed attribuirgli la responsabilità di tutto quello che non va nella vita dell’alcolista, fino al punto di fargli accettare passivamente atteggiamenti aggressivi e violenti.

La violenza che scaturisce dall’alcool, molto spesso, si manifesta in un primo momento con comportamenti aggressivi verso oggetti, scenate immotivate, minacce di violenza, imporre dei limiti e delle restrizioni nella vita del partner, insieme ad un costante clima di tensione.

Le liti e gli episodi violenti sono, spesso, seguiti da delle scuse e promesse che un episodio del genere non si ripeterà.....ma, invece, non appena la persona beve nuovamente, tutto riprende come se nulla fosse accaduto.

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Cannabis: Droga Leggera?

Sono anni che la cannabis viene considerata una "droga leggera", ma i numerosi casi di persone che manifestano gravi conseguenze a seguito dell'uso di questa droga, riaprono la questione sulla sua pericolosità.

Da numerosi studi condotti da ricercatori di tutto il mondo, la cannabis (ed i suoi derivati marijuana e hashish) danneggia le parti del cervello deputate alla memoria e alle emozioni.

Dai risultati di tali ricerche, inoltre, è emerso che in alcune aree del cervello di non fumatori, c’è maggiore ''materia grigia'' (massa cerebrale) rispetto che nei fumatori.

Tale differenza è legata ad una ridotta dimensione di alcune strutture cerebrali responsabili della gestione dei meccanismi di difesa (ad esempio paura ed aggressività) e della memoria. (fonte American Medical Association)

L'uso di cannabis, inoltre, si è dimostrato responsabile dell'insorgenza di segni di instabilità mentale che, in molti casi, sono sfociati in vere e proprie crisi psicotiche.

Questi risultati dimostrano che la cannabis non ha effetti solo temporanei sul cervello ma, potenzialmente, può modificarne il funzionamento in maniera permanente.

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Cocaina: Danni ed Effetti Meno Conosciuti

La cocaina è uno stimolante psicoattivo, che agisce colpendo direttamente il cervello e provoca degli effetti che, a seconda della modalità d'assunzione (sniffata, fumata o iniettata), possono variare sia nell'intensità ma soprattutto nelle conseguenze che provoca, a breve e lungo termine.

Solitamente ci si concentra sugli effetti immediati della cocaina, ovvero quelli che vengono ricercati da chi abusa di questa droga.

Chi fa uso di cocaina, però, spesso non tiene conto degli effetti e dei danni a lungo termine legati all'uso di questa droga.

Gli effetti a lungo termine derivanti dall’abuso di cocaina, infatti, possono essere molto gravi:

• problemi cardiaci, con veri e propri attacchi di cuore,
• convulsioni,
• perdita del senso dell’olfatto con fuoriuscita del sangue dal naso,
• problemi di deglutizione,
• cancrena dell’intestino,
• effetti indesiderati, anche letali, dovuti alle sostanze di taglio che vengono aggiunte alla cocaina.

Conoscere tutti i danni che provoca la cocaina è importante, perchè permette di capire la reale pericolosità di una droga che, spesso, viene sottovalutata.

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Alcolismo e Legami Spezzati

Quando una persona inizia ad abusare di alcool comincia a vivere in un mondo "altro" rispetto alla consuetudine di vita portata avanti fino a pochi mesi o poche settimane prima.

Lentamente, ma inesorabilmente, l'alcool riempie ogni spazio di vitalità che gli si permette di occupare.

Nella fase iniziale, ossia nella "luna di miele" che l'alcolista ha instaurato con l'alcool, tutto sembra più divertente, ci si sente più capaci e disposti al dialogo con gli altri, più attivi, fino al momento in cui si renderà conto di aver bisogno di sempre più alcool.

Nel momento in cui prova a smettere di bere, l'alcool si ritira da ogni spazio occupato in precedenza, lasciando solo un grande vuoto che non sa più con cosa riempire, se non con altro alcool.

Inizia così tutta una catena di legami spezzati dall'alcolismo, che lasciano l'alcolista sempre più solo e depresso.

Sul lavoro le cose peggiorano, a partire dal rapporto con i colleghi, fino ad arrivare al licenziamento perchè l'individuo è diventato scostante, si assenta spesso ed è incapace di portare a termine i compiti che gli vengono assegnati.

Con il partner il dialogo diminuisce sempre di più e si riaccende solo a causa di qualche discussione che solitamente sfocia in un litigio, tante volte anche davanti ai figli.

Queste situazioni fanno tutte parte della spirale discendente dell'alcolismo, che imprigiona chi abusa di alcool e lo trascinana sempre più in basso, sempre più a fondo.

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Ecstasy: Effetti e Danni

Al pari di molte altre sostanze antidepressive, l'ecstasy agisce stimolando il sistema nervoso.

Nello specifico, provoca agitazione psicomotoria, diminuzione dell'appetito, aumento della temperatura, acidità di stomaco, perdita del controllo muscolare, sovraffaticamento o stress dovuti a euforia, disidratazione.

Nel lungo termine, invece, gli effetti dell'ecstasy includono la depressione e una riduzione dell'abilità di concentrarsi.

Sono diversi gli stati psicologici che si provano dopo aver assunto ecstasy, il problema è che questa droga smorza del tutto i segnali d'allarme che il corpo emette.

Il rischio, quindi, è quello di oltrepassare i limiti e la resistenza del proprio corpo, senza rendersene conto.

Nei casi più importanti di intossicazione da ecstasy, la temperatura corporea può aumentare fino a 43 gradi, col grosso rischio di andare incontro ad insufficienza renale, gravi aritmie cardiache e tachicardia, ipertensione, eccessiva perdita di sali minerali, rottura di muscoli scheletrici, emorragie cerebrali, shock causato dalla diminuzione della massa sanguigna circolante.

In overdose, inoltre, può sopraggiungere il collasso e quindi la morte che, spesso, avviene per infarto.

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Dalla Cocaina al Crack

In molte occasioni, chi fa uso di cocaina decide di ''evolversi'' ed iniziare a fare uso di crack, peggiorando la propria già difficile situazione.

Il crack è cocaina base e si ottiene attraverso un procedimento chimico chiamato ''basatura'' che porta all'estrazione della parte più pura della cocaina.

Viene assunto tramite l'inalazione dei vapori di combustione dei suoi cristalli. I suoi effetti, pressochè immediati, durano al massimo 10-15 minuti e sono in grado di pregiudicare fisicamente, mentalmente ed emotivamente il comportamento di chi lo usa, già dalle prime assunzioni.

Quando gli effetti del crack calano, infatti, la persona cade in un profondo stato di depressione, che la spinge a desiderare ossessivamente di assumerne ancora. Anche il carattere della persona cambia: irrequietezza, cambiamenti di umore, irritabilità, allucinazioni uditive ed estrema paranoia sono solo alcuni degli effetti collaterali dell'uso continuo di crack.

Spesso si sente dire che la cocaina non da dipendenza e che il crack non è così pericoloso, perchè si fuma, non si inietta.

Purtroppo, però, la realtà dei fatti è ben diversa e dimostra che non è così.

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L'Alcolismo nelle Donne

Uno studio dell'Istituto Superiore della Sanità afferma che l'alcolismo nelle donne si sviluppa in un tempo minore rispetto al suo corrispettivo maschile.

Questa maggiore vulnerabilità della donna agli effetti dell'alcool fa sì che complicanze epatiche, gastriche e cardiovascolari si manifestino in maniera più repentina e con conseguenze più gravi.

L'etilismo è una gravissima piaga sociale. Solo da pochi anni però, data la predominanza del problema in ambito maschile, il fenomeno dell'abuso di bevande alcoliche nelle donne è stato studiato in maniera più approfondita ed i risultati sono tutt'altro che rassicuranti.

E' ormai un dato di fatto che, negli ultimi decenni, l'alcolismo femminile ha subito una preoccupante impennata, di gran lunga più sostenuta di quello maschile, ma i dati allarmanti non si limitano al numero, purtroppo in costante crescita, dei soggetti coinvolti.

La donna, infatti, reagisce in maniera differente rispetto all'uomo all'assunzione regolare di grandi quantità di bevande alcoliche. La struttura e le funzionalità corporee femminili presentano delle differenze, talvolta sostanziali, paragonate a quelle maschili e la capacità di metabolizzare l'etanolo si riduce di molto nella donna.

Si evidenzia nel suddetto studio che le donne sviluppano intossicazioni più gravi assumendo dosi minori di alcool e in tempi più brevi. Sotto l'effetto dell'alcool, inoltre, le donne controllano con maggiore fatica i processi cognitivi e corporei, aumentando così le possibilità di subire incidenti o violenze.

Un'altra differenza riguarda i motivi che spingono una donna verso il baratro dell'alcolismo. Alcuni studiosi indicano la casalinghe e le pensionate come le categorie più a rischio.

Soprattutto nel caso in cui si tratti di condizioni imposte da problemi economici o familiari, e non accettate completamente dal soggetto. La solitudine e il senso di abbandono sono altri due fattori scatenanti: le vedove hanno maggiori possibilità di diventare etiliste rispetto alle sposate.

Anche tra le donne coniugate, però, i fattori di rischio non mancano: frustrazioni e stress dovuti ad incomprensioni e litigi con il compagno o mancanza di attenzioni da parte del partner.

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Marijuana Sintetica: Tutti i Pericoli

Alcuni la chiamano K2, altri Spice, ma la sostanza non cambia: marijuana sintetica.

Si tratta di una miscela di erbe essiccate che hanno effetti simili a quelli della marijuana. Tale mix, in realtà, non ha niente a che vedere con la canapa, con la quale condivide vagamente aspetto e sapore, ma molte volte viene usata come sostituto ad essa in quanto non se ne conoscono appieno i principi attivi e quindi non viene rilevata nei test antidroga.

Questa sostanza può provocare effetti tossici molto più gravi della marijuana "tradizionale" e, talvolta, possono essere anche fatali.

A mettere in guardia tutti i consumatori è una ricerca condotta dall’Università dell’Arkansas che ha passato in rassegna tutti gli studi pubblicati sui nuovi cannabinoidi sintetici ed ha evidenziato che non solo sono chimicamente differenti rispetto alla marijuana, ma hanno pure effetti molto più tossici.

I rischi per la salute comprendono sintomi acuti e a lungo termine che vanno dalle convulsioni alla catatonia, dal danno renale all’ipertensione, dalla tossicità cardiaca all’ictus ischemico. Gli effetti collaterali più comuni includono vomito prolungato, ansia, attacchi di panico e psicosi.

Un altro rischio evidenziato dai ricercatori è la facilità con cui questa sostanza può essere acquistata anche dai giovanissimi su Internet che, senza sapere realmente cosa stanno comprando, si espongono al rischio di andare incontro a conseguenze anche irreversibili.

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Cosa c'è Dietro la Dipendenza da Cocaina?

La dipendenza da cocaina inizia con un problema, un disagio o qualche forma di dolore, fisico o emotivo, che una persona prova e vive con molta difficoltà.

La persona sente questo problema come una situazione preoccupante e persistente che le impedisce di condurre un'esistenza serena, pertanto si adopera per porvi "rimedio".

La cocaina dà l’illusione di poter risolvere ogni problema. La persona, dopo averne fatto uso, si sente "meglio", perché le sembra di essere più capace di affrontare la vita.

Adesso la cocaina ha assunto il ruolo di "soluzione al malessere" ed è diventata preziosa.

A questo punto, tutto ciò a cui riesce a pensare la persona è la cocaina e a come procurarsela, a tal punto da perdere la capacità di controllarne l’uso e non prendere in considerazione le tragiche conseguenze delle sue azioni.

Adesso, la cocaina è diventata la cosa più importante della sua vita, ma per triste ironia, la sua capacità di sperimentarne gli effetti diminuisce rapidamente a causa dell'assuefazione che ha sviluppato. Deve assumerne sempre di più ed ora le deve prendere solo per poter tirare avanti.

Proverà allora una spinta ossessiva a procurarsi e ad usare cocaina, tanto da essere disposta a fare qualsiasi cosa per di alimentare la sua tossicodipendenza.

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